Di Alessandro D’Avenia
Il gigantesco viaggio nella creatività umana di Giuseppe Montesano e del suo “Lettori selvaggi”, dai misteriosi artisti della preistoria a Beethoven e Jacovitti.
Questa non è un’antologia ma la festa di tutti i compleanni che l’umanità ha celebrato nel fare bellezza. Non è neanche un canone, atto meritorio in epoca di indifferenza (la mancata percezione delle differenze tra bello e brutto, vero e falso, buono e cattivo, e delle loro gradazioni), ma un vero e proprio «cannone» letterario capace di sparare fuoco da tutte le epoche e perforare la corazza delle nostre ideologie, perché l’unico proiettile che attraversa la storia e le sue menzogne provvisorie è la bellezza, fino a ferire proprio noi, con il suo «colpo di grazia» salvifico.
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